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Green Life

Il progetto Green Life vuole rappresentare un impegno permanente di attenzione della Caritas Diocesana rivolta alla custodia del Creato, in particolare su 5 temi cruciali individuati: ACQUA, CIBO, RIFIUTI, ENERGIE, CASA.

Per ognuno di questi ambiti non solo si vogliono individuare le problematiche (ascoltare) e approfondire le questioni (osservare), ma si vogliono realizzare anche delle opere- segno (discernere) che inneschino un processo di cambiamento, una soluzione possibile che indichi una direzione tra tante.


Cover Rifiuti Green Life
Cover Rifiuti Green Life

Ogni opera-segno è stata il frutto di una riflessione comunitaria, di un discernimento, di una scelta che vuole coinvolgere l’intera comunità, per diventare azione replicabile nelle famiglie, in grado di educare a nuovi stili di vita ecosostenibili e solidali.

Foto Don Mimmo Green Life Cibo (1)

Alcuni esempi sono: le case dell’acqua a gestione parrocchiale, gli impianti fotovoltaici sui tetti delle parrocchie, l’adozione di prodotti alimentari a km 0, laboratori sul riuso, interventi strutturali per esigenze abitative ecologiche, ecc.

Queste scelte rafforzano l’importanza della “questione ecologica”, con le sue implicanze etiche e sociali, e si propongono come un gesto ecumenico per un comune impegno dei cristiani a promuovere atteggiamenti più maturi e responsabili nel rapporto con il creato, per realizzare condizioni sostenibili di vita per l’intero creato e per sviluppare ulteriormente uno stile di vita nel quale, in contrapposizione al dominio della logica economica e alla costruzione del consumo, accordiamo valore a una qualità di vita responsabile e sostenibile.

L’acqua per la vita

L’acqua è un bene comune della famiglia umana, da gestire in modo adeguato per garantire la vivibilità del pianeta anche alle prossime generazioni.

È necessario, perciò, attuare politiche di accesso al bene “acqua” capaci di contrastare gli sprechi e le inefficienze e di promuovere, nello stesso tempo, un uso responsabile nei vari settori produttivi.

Occorre tutelare la disponibilità di acqua pulita dalle varie forme di inquinamento che la minacciano e assicurare la stabilità del clima e del regime delle piogge, facendo tutto ciò che è possibile per contenere la portata dei mutamenti climatici.

Foto Don Mimmo Green Life Acqua (1)

Le case dell’acqua che sono state realizzate in diverse comunità parrocchiali (Sacro Cuore, SS. Sacramento, San Riccardo, S. Andrea, …) vogliono essere l’opera segno che invita a disincentivare l’acquisto di acqua in bottiglia, che crea produzione di plastica destinata a rifiuto, ha un costo più elevato e alimenta quelle imprese che vogliono fare dell’acqua potabile un bene privato, quando invece nelle case dell’acqua il bene viene attinto dalla rete pubblica.

Minor costo, minori rifiuti, minori profitti per le multinazionali che usano l’acqua, attraverso un’azione che parte da una consapevolezza delle comunità per cambiare un’abitudine consolidata.

Cibo per fare comunità

Lo smodato approvvigionamento di cibo da parte delle società economicamente avanzate, più che rappresentare un fattore di benessere, sta diventando un serio problema per la salute.

Oltre a una questione di spreco alimentare e di consumo economico, il rapporto dell’uomo con il cibo sta diventando sempre più problematico soprattutto se non si fanno attenzione a consumi smodati, alla provenienza degli alimenti, al processo produttivo da cui derivano, alla salubrità dei prodotti consumati.

L’efficientamento del mercato legato a una scarsa varietà della biodiversità e delle produzioni, rischia di far accumulare nel nostro corpo tanto cibo “spazzatura” causa di tante malattie.

Foto Don Mimmo Green Life Cibo (2)

Nella consapevolezza che “siamo ciò che mangiamo”, e che occorre garantire il “cibo per tutti” come azione solidale, l’intervento della Caritas è mirato a creare una nuova cultura alimentare che possa partire dall’adozione di prodotti a km zero, di produzione agricola controllata dal basso, che non sfrutta lavoro e metodi intensivi, che fossero quanto più biologici e rispettosi dei ritmi naturali.

Questo tipo di animazione è stata portata avanti attraverso alcuni laboratori rivolti a bambini (“Gustolandia”, laboratorio del cioccolato) e adulti (ad es. Cene solidali) e grazie al coinvolgimento di giovani volontari in Servizio Civile con progetti specifici (progetto “La terra mi tiene” e “Cantieri di condivisione”).

L’iniziativa dell’orto sociale sui terreni confiscati alla mafia, curati dalla Coop. S. Agostino, vuole essere l’esperienza per riscoprire il legame tra l’uomo e la terra e diffondere sul mercato locale prodotti sani la cui vendita possa sostenere il lavoro di alcuni giovani.

Nella stessa direzione l’iniziativa del Forno di Comunità, che nel valorizzare i prodotti derivati dal grano, molto cari alla nostra tradizione culinaria, diventa il luogo dell’incontro e della socialità, per fare festa e stare insieme attorno a una focaccia, a dei taralli, a delle bruschette, unite ai prodotti trasformati della terra.

Caritas Andria Forno Di Comunità 2

I rifiuti, dalla cultura dello scarto a quella del riuso

I rifiuti non adeguatamente gestiti diventano veleno per la Terra e per chi la abita, minacciando l’esistenza degli uomini, donne e bambini e mettono a rischio un’ordinata convivenza sociale.

Una politica di gestioni dei rifiuti non può essere efficace se gli stessi cittadini non diventano protagonisti della loro gestione attiva, favorendo il diffondersi di comportamenti corresponsabili in tutti i soggetti coinvolti.

Foto Don Mimmo Green Life Rifiuti

Laddove crescono relazioni armoniose e giuste, anche la gestione delle risorse diventa un’occasione di progresso e orienta a un rapporto più rispettoso e armonioso con il creato.

Le politiche sicuramente di gestione sono in capo agli enti preposti (Comuni, ARO, Provincie, Regioni). Ma singoli, famiglie e comunità possono essere educati a una corretta gestione dei rifiuti in casa, realizzare correttamente la raccolta differenziata, acquistare prodotti con minor packaging e materiale di scarto, preferire lo “sfuso”, attuare forme di riuso dei materiali.

In tal senso sono stati realizzati come opera-segno diversi laboratori e incontri soprattutto per bambini per l’educazione al riciclo dei materiali, riuso degli scarti ed educazione alla differenziata.

Altra iniziativa portata avanti è stata quella della raccolta degli indumenti, un sostegno alle forme di raccolta differenziata già messe in atto dalle amministrazioni pubbliche, ma che vogliono coinvolgere maggiormente i nostri Centri di Ascolto, le comunità parrocchiali in questa raccolta periodica promossa dalla Caritas in collaborazione con un’azienda autorizzata alla raccolta e riuso.

La Caritas Diocesana in rete con associazioni, movimenti e comitati locali sostiene e condivide quelle azioni di protesta e proposta atti a salvaguardare il territorio da impianti di gestione e stoccaggio di rifiuti che non sono orientati alla sostenibilità.

Casa, il luogo per vivere sano

Foto Don Mimmo Green Life Abitare (1)

I contesti urbani in cui viviamo ci descrivono in modo evidente il rapporto tra uomo e ambiente alla ricerca di una compatibilità che non sempre viene rispettata. La lettura dell’urbanistica della città, dei quartieri, dei palazzi e delle singole abitazioni, possono descriverci non solo la qualità della vita di chi vi abita, ma anche quale è l’impatto ambientale di grandi o piccoli concentramenti urbani, e cosa può rendere più vivibile questi spazi.

La riflessione che si vuole porre mira ad interrogare le comunità ad analizzare il proprio contesto abitativo, soprattutto quello in cui vivono i più poveri, considerando i materiali usati, la presenza di condizioni minime di abitabilità, la sicurezza e la staticità degli edifici, se vi sono elementi di contrasto per l’ambiente, come i tetti in eternit per esempio, o la verifica degli impianti.

Per ognuna di queste necessità proponiamo soluzioni ecosostenibili, nella scelta dei materiali, delle installazioni, degli impianti, nella scelta degli elettrodomestici.

Come opera-segno, oltre ad alcuni incontri–laboratori, la Caritas è intervenuta sulle povertà abitative di alcuni nuclei familiari, ponendo soluzioni mirate alla sicurezza dell’immobile e all’efficientamento energetico, facilitando condizioni migliori di vivibilità.

Energie, fonti rinnovabili per pensare al futuro

Impianto Sasn Lugi Castel Del Monte
Impianto Trinità

Il fabbisogno di energia è ormai diventato una necessità primaria al pari di cibo, acqua e casa. Cruciale è il tema delle fonti da cui generare energia, molto spesso ricercate in quelle fossili sempre più in via di esaurimento, più costose e inquinanti.

Negli ultimi tempi si vanno sempre più imponendo le cosiddette fonti di energia rinnovabili. È soprattutto a queste che la Caritas orienta la sua attenzione proponendo la realizzazione di impianti e mezzi che sfruttano questo tipo di risorse.

Opere-segno sono stati gli impianti fotovoltaici (109 Kv) installati sui tetti delle chiese nella nostra Diocesi per i quali c’è stata da una parte il sostegno economico nella realizzazione, dall’altra la possibilità per educare le comunità a questo tipo di scelta che offre anche risparmio.

Interventi in tal senso sono stati fatti nell’ambito di quelle che vengono considerate le povertà energetiche, ovvero l’impossibilità di poter accedere alla corrente elettrica, al metano per il riscaldamento, per via di consumi incontrollati, o di vecchi impianti ad alto consumo.

Sostituire vecchi elettrodomestici o stufe elettriche, installare lampadine a basso consumo, controllo delle bollette, possono essere interventi a livello di prossimità che possono essere messi in atto nella logica di contrasto alla povertà attraverso l’attenzione per il creato.

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